13/03/11

Dove stoccare le soluzioni stock?

Come tutti sappiamo, rivelatori in polvere come il D-76, ID-11 e XTOL (tanto per citare i più comunemente usati) in soluzione stock possono durare fino a sei mesi senza perdere le loro proprietà a patto che siano conservati adeguatamente, ovvero in recipienti a chiusura ermetica completamente pieni e a riparo dalla luce. Se i contenitori non sono completamente pieni il tempo di conservazione si riduce a uno o due mesi al massimo.
Boccione in vetro
Nel caso si usino le buste per fare un litro di soluzione stock il problema è facilmente risolvibile, basta conservare una bottiglia di uno sviluppo o di un fissaggio già usato, lavarla molto bene e riutilizzarla per conservare la soluzione; è preferibile però che non sia trasparente e sopratutto che sia si HDPE e non semplicemente di PE (potete trovare il tipo di polimero sul fondo della bottiglia, vicino alle indicazioni per il riciclaggio) perché quest'ultimo permette il passaggio di aria e quindi l'ossidazione del rivelatore. Le bottiglie della Ornano per esempio sono in PE come quelle della Ilford (quelle che si trovano oggi in commercio, prima erano in HDPE). Ma le confezione della Agfa sono tutte in HDPE, con altre marche ho poca esperienza. Discorso a parte va fatto per le bottiglie in vetro che sono le migliori, sopratutto se ambrate e con tappo ermetico, si possono anche recuperare a costo zero se conoscete qualcuno che lavori un un laboratorio chimico; infatti vengono buttate via una volta esaurito il contenuto. Per esempio ho recuperato due bottiglioni in vetro ambrato contenenti acetone grazie ad una mia amica.

Con un litro di soluzione stock usandola alla diluizione 1+1 e sviluppando in una tank doppia faccio 8 rullini, se ci si organizza la soluzione viene consumata in meno di un mese senza problemi, con un costo per pellicola di 0,625€ ponendo a 5€ il costo di una busta di ID-11.
Se usassimo invece cinque litri di soluzione stock sempre diluita 1+1 arriveremmo a fare 40 rulli con un costo per rullo di 0,25€ ponendo a 10€ il prezzo della confezione del rivelatore. Come si vede è molto più conveniente acquistare le confezioni per fare cinque litri ma il problema principale è dove conservarlo.
L'ho risolta così per ora: utilizzo due boccioni in vetro ambrato da 2,5L l'uno che mi permettono di conservare in maniera ottimale il rivelatore, certo non sono pratici come cinque bottiglie da un litro l'una, forse la soluzione migliore sarebbe quella di usarne solo una ed i restanti 2,5L dividerli in 3 bottiglie da un litro di capacità utilizzando per prima quella semivuota.

2 commenti:

  1. Ciao. Anche io mi trovo in fase di organizzarmi per lo sviluppo... avevo letto che alcuni indicavano le bottiglie del latte di plastica ma vedo che sono PE!
    Almeno le S. Ginese. Invece quelle dei detersivi sono PEHD (polyethylene high-density ) che è la stessa sigla del HDPE.

    Un saluto,
    Andrea Battaglia

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  2. Ciao, grazie per i commenti.
    PEHD e HDPE dovrebbero essere la stessa cosa. Ma credo che vadano bene anche le bottiglie con la sigla PELD. Infatti ora sto usando delle bottiglie specifiche per conservare i liquidi e sono fatte di questo polimero, ti posso garantire la tenuta. Inoltre mi hanno consigliato, per sigillare i tappi, che di solito sono il punto debole, uno speciale nastro molto simile a quello usato oggi dagli idraulici per i tubi, magari ci scrivo su un post.

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