16/04/11

Di esoterici rivelatori monobagno, del dimenticato Rubinol e altre storie.

Copertina prima edizione
Come avrete già capito ho un debole per i vecchi manuali, in special modo se si tratta di fotografia e camera oscura. Cosi pochi giorni fa mi sono imbattuto nel Manuale pratico di camera oscura di Oscar F. Ghedina1 (già autore del mitico Fotoricettario da poco in ristampa) ed ho scoperto l'esistenza (mitica) di rivelatori monobagno e rivelatori desensibilizzanti. Vi riporto un estratto del manuale:

  Un tipo particolare ed unico di rivelatore per negativi è rappresentato dal RUBINOL (formula Ghedina) della Chimifoto Ornano, Milano.
   Esso è desensibilizzatore e quindi consente di sviluppare  i negativi sotto controllo visivo alla luce della lanterna di sicurezza per carta (si deve sviluppare al buio solo per la durata dei primi tre minuti). Esso è anche autoindurente  e perciò può essere usato con qualsiasi temperatura. Le variazioni di temperatura non hanno importanza perché la durata dello sviluppo non si calcola in minuti, ma si controlla a vista: in linea di massima la durata di sviluppo può essere da 4 a 15 minuti [...]. La energia di questo sviluppatore è tale da poter ricavare ottimi negativi anche in casi di sottoesposizioni forti (fino a 3 diaframmi). La grana è finissima ed è particolarmente ricca la modellatura dei toni prodotti.
I monobagni
   Il progresso moderno, grazie al perfezionamento dei procedimenti e all'uso di sostanze nuove, ha riportato all'applicazione pratica anche un sistema di sviluppo le cui origini risalgono a oltre 70 anni fa. Si tratta dello sviluppo combinato in un bagno unico con il fissaggio, cioè dei cosiddetti «monobagni» nei quali lo sviluppo avviene contemporaneamente al fissaggio e  che quindi richiedono alla fine soltanto il lavaggio. A questa categoria appartiene il «Monofino» della Chimifoto Ornano la cui particolarità ed efficienza è particolarmente rilevante.

Non so se esistono ancora in commercio rivelatori di questo tipo, nel catalogo Ornano non ci sono, forse le formule si possono trovare nel sopracitato Fotoricettario. Inoltre in questo libro l'autore spiega come autocostruirsi un armadio/camera oscura ed una tank ricavata da tubi di vipla chiusa sul fondo da un grosso tappo di sughero impregnato di paraffina. Insomma una vera chicca per gli appassionati.

1. Autore anche di un libro di scacchi: Il gioco degli scacchi interamente visualizzato, Hoepli, Milano 1982, un personaggio interessante.
2. Fotoricettario. Formule. Procedimenti. Tecniche, Hoepli, Milano 2010 (ultima riedizione), medito l'acquisto.
3. Anch'io mi sono chiesto che cosa fosse, è una resina a base di cloruro di polivinile, ah ecco!

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