Copertina prima edizione |
Come avrete già capito ho un debole per i vecchi manuali, in special modo se si tratta di fotografia e camera oscura. Cosi pochi giorni fa mi sono imbattuto nel Manuale pratico di camera oscura di Oscar F. Ghedina1 (già autore del mitico Fotoricettario 2 da poco in ristampa) ed ho scoperto l'esistenza (mitica) di rivelatori monobagno e rivelatori desensibilizzanti. Vi riporto un estratto del manuale:
Un tipo particolare ed unico di rivelatore per negativi è rappresentato dal RUBINOL (formula Ghedina) della Chimifoto Ornano, Milano.
Esso è desensibilizzatore e quindi consente di sviluppare i negativi sotto controllo visivo alla luce della lanterna di sicurezza per carta (si deve sviluppare al buio solo per la durata dei primi tre minuti). Esso è anche autoindurente e perciò può essere usato con qualsiasi temperatura. Le variazioni di temperatura non hanno importanza perché la durata dello sviluppo non si calcola in minuti, ma si controlla a vista: in linea di massima la durata di sviluppo può essere da 4 a 15 minuti [...]. La energia di questo sviluppatore è tale da poter ricavare ottimi negativi anche in casi di sottoesposizioni forti (fino a 3 diaframmi). La grana è finissima ed è particolarmente ricca la modellatura dei toni prodotti.